Il Modello dell’Occupazione Umana (MOHO) è una struttura ampiamente riconosciuta e utilizzata nel campo della terapia occupazionale. Fornisce una comprensione completa del comportamento umano e dell'impatto dell'occupazione sul benessere di un individuo. Questo articolo esplora l'applicazione del MOHO nella terapia della mano e la sua compatibilità con altre teorie e modelli di terapia occupazionale.
Capire MOHO
MOHO è stato sviluppato da Gary Kielhofner e si basa sulla premessa che l’occupazione è fondamentale per l’esistenza e la salute umana. Si concentra sull'interrelazione tra la volizione, l'assuefazione, le prestazioni e l'ambiente di una persona.
Volizione: si riferisce alla motivazione, agli interessi e ai valori di una persona che guidano le sue scelte professionali e il suo impegno.
Assuefazione: comprende i modelli e le routine che gli individui sviluppano nella loro vita quotidiana, influenzando il loro comportamento professionale.
Prestazione: implica l'effettiva esecuzione di compiti e attività professionali, comprese le componenti fisiche e cognitive.
Ambiente: Riconosce l’impatto dell’ambiente fisico, sociale e culturale sulla performance occupazionale.
Applicazione del MOHO nella terapia della mano
La terapia della mano è un'area specializzata della terapia occupazionale che si concentra sulla riabilitazione di individui con patologie delle mani e degli arti superiori. MOHO può essere applicato efficacemente nella terapia della mano per valutare e intervenire sulle prestazioni lavorative di un cliente.
Comprendendo la volontà, l'assuefazione e le prestazioni del cliente, un terapista della mano può personalizzare gli interventi per affrontare deficit e sfide specifici legati alla funzione della mano. Ad esempio, la motivazione e gli interessi di un cliente nelle attività della vita quotidiana (ADL) possono influenzare la selezione di occupazioni significative per la terapia.
Inoltre, MOHO aiuta i terapisti della mano a riconoscere l'impatto di fattori ambientali come l'ambiente domestico e lavorativo sulla funzione e sulle prestazioni della mano del cliente. È possibile apportare modifiche e adattamenti a questi ambienti per supportare l'impegno e l'indipendenza professionale del cliente.
Compatibilità con altre teorie e modelli di terapia occupazionale
MOHO si allinea e integra varie altre teorie e modelli di terapia occupazionale, contribuendo a una comprensione olistica dell'occupazione umana e della pianificazione dell'intervento. Alcuni dei quadri teorici compatibili con MOHO includono:
1. Modello Persona-Ambiente-Occupazione (PEO).
Il modello PEO enfatizza l’interazione dinamica tra persona, ambiente e occupazione. Condivide somiglianze con MOHO nel riconoscere l'influenza dei fattori ambientali sulle prestazioni occupazionali.
2. Modello canadese di performance e impegno occupazionale (CMOP-E)
CMOP-E affronta la performance occupazionale nel contesto delle capacità, dell'ambiente e della motivazione di una persona. La sua attenzione a fattori quali la cura di sé, la produttività e il tempo libero è in linea con i concetti fondamentali di MOHO.
3. Modello Caffè
Il modello Kawa, originato dalla terapia occupazionale in Giappone, enfatizza l'uso di concetti metaforici per esplorare il flusso di vita di un individuo e i fattori ambientali. Completa il MOHO fornendo una prospettiva unica sull’influenza dei contesti personali e ambientali sull’impegno lavorativo.
Integrazione nella pratica della terapia occupazionale
I terapisti occupazionali integrano MOHO nella loro pratica per acquisire informazioni sull'identità professionale, sulle abitudini e sui modelli di prestazione del cliente. Applicando il MOHO come quadro guida, i terapisti possono collaborare con i clienti per fissare obiettivi significativi e progettare interventi in linea con le loro motivazioni e capacità intrinseche.
Inoltre, MOHO sostiene lo sviluppo di approcci centrati sul cliente, in cui i terapisti danno priorità alle esigenze e agli obiettivi professionali specifici dell'individuo. Attraverso valutazioni complete basate sui principi MOHO, i terapisti possono identificare gli ostacoli all’impegno professionale e sviluppare interventi mirati per affrontare queste sfide.
Conclusione
Il Modello dell’Occupazione Umana (MOHO) offre una lente preziosa attraverso la quale i terapisti occupazionali possono comprendere e affrontare le complessità dell’occupazione umana, in particolare nel contesto della terapia della mano. La sua compatibilità con varie teorie e modelli di terapia occupazionale ne aumenta la rilevanza e l’applicabilità nella pratica clinica, arricchendo il processo terapeutico e promuovendo un significativo coinvolgimento professionale per i clienti.